La specie di Bartonella sono batteri gram-negativi intracellulari trasmessi da vettori e trasportati dal sangue che possono provocare infezioni prolungate nell'organismo ospitante.
Alla Bartonella è attribuibile un ampio spettro di patologie relative sia a individui immunocompetenti sia a soggetti immunocompromessi. Vi sono diverse specie in grado di causare infezioni negli esseri umani, in particolar modo Bartonella henselae e Bartonella quintana. Le infezioni persistenti negli esseri umani e negli animali domestici e selvatici costituiscono una riserva sostanziale di organismi Bartonella in natura, la quale può a sua volta risultare in una fonte di infezioni accidentali per gli esseri umani.
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Bartonella henselae EliSpot*
(2x provetta ACD/CPDA)
Anticorpi Bartonella henselae e Bartonella quintana
(1x provetta da siero/SST)
Bartonella-DNA-PCR nel sangue
(2x provette EDTA)
Bartonella-DNA-PCR*
(dalle zecche)
Bartonella henselae (patologia da graffio del gatto provocata da gatti e zecche), Bartonella quintana (febbre da trincea provocata dai pidocchi), Bartonella bacciliformis (febbre di Oroya provocata da flebotomi), Bartonella clarridgeiae (pulce del gatto), Bartonella elizabethae (molto rara) (gram-negativo, intracellulare opzionale in cellule endoteliali/eritrociti)
ferite superficiali da graffio del gatto (25.000 casi riportati negli Stati Uniti ogni anno), Ixodes ricinus (Germania/Europa: fino al 40% di zecche contaminate), Ixodes scapularis (zecca del cervo)
Papule/rach e linfoadenopatia regionale
stanchezza (quasi il 100%), mal di testa (80%), tremore muscolare, contrazioni muscolari, tremori, ictus, febbre al mattino (30% nelle fasi fino alle sei settimane, altrimenti 1-3 settimane), brividi, dolore alla pelle, linfonodi ingrossati, artralgia (frequente), mialgia, insonnia, depressione, agitazione, gravi sbalzi d'umore, amenza, mancanza di concentrazione e prontezza, stordimento, ansia, accessi emozionali, comportamento antisociale, irrequietezza, gastrite, sintomi intestinali, piante dei piedi doloranti (specialmente al mattino), noduli sottocutanei soffici lungo le estremità, linfoadenopatia occasionale e leggera sudorazione
tempo di incubazione: 3–38 giorni
endocardite, angiomatosi bacillare, retinite, epilessia, meningite asettica, epatosplenomegalia, tonsillite, arterite cerebrale, encefalite
morsi di zecche, pidocchi, flebotomi, graffi di gatti, immunosoppressione (bambini)